Negli ultimi anni – causa la sostenibilità ambientale – sempre più spesso si è cercato di trovare nuove soluzioni abitative. Soluzioni che rispettino l’ambiente, che tengano conto del patrimonio naturalistico che ci circonda e quindi anche degli spazi che occupa e dei materiali con i quali viene costruita.
Una di queste tendenze è rappresentata dalle Tiny House (letteralmente case minute), abitazioni dalla metratura molto contenuta che possono essere fisse o mobili e che sono generalmente realizzate con materiali e tecniche attente all’ambiente, molto spesso in legno o innovativi materiali ecosostenibili.
Tenendo presente che queste case vengono progettate per ogni tipo di ambiente, dalle città ai boschi, già in origine sono pensate in modo ecosostenibile, e quindi sono progettate per sfruttare molto bene la luce naturale. Questo particolare tipo di struttura nasce negli Stati Uniti e viene inizialmente concepita come architettura di emergenza.
Queste piccole case hanno come obiettivo quello di incoraggiare uno stile abitativo più etico e sostenibile e, se prima il carattere delle tiny houses era esclusivamente temporaneo, oggi vengono concepite soprattutto come soluzioni stabili, durature e sostenibili.
La superficie di queste piccole abitazioni può variare: in generale si va dagli 8 ai 45 metri quadri, motivo per cui devono essere progettate nei minimi dettagli.
Ideare una tiny house significa progettare non in centimetri quadri ma in centimetri cubi. Ogni spazio deve essere sfruttato al meglio, disponendo non solo della superficie ma anche e soprattutto delle altezze.
Proprio per questo motivo, gli arredi quasi sempre sono progettati su misura e molte volte rispondono a più di un’esigenza, in modo da garantire l’ottimizzazione degli spazi.
L’ispirazione nella progettazione di queste abitazioni deriva principalmente dal mondo dei camper. In questi spazi, tutto viene ottimizzato e concentrato alla perfezione. Una delle cose interessanti delle tiny houses è che vengono progettate per ogni tipo di target: dal singol alla famiglia numerosa, dalla coppia giovane alla coppia più matura.
Il lighting design in questi contesti particolari ricopre un ruolo fondamentale.
Come in ogni progetto architettonico, anche qui la luce ricopre un ruolo fondamentale. Una tiny house comoda, funzionale ed esteticamente piacevole è frutto di un lavoro di progettazione architettonico minuzioso, e il lighting design al suo interno, ovviamente non deve essere da meno; deve conservare tutte le caratteristiche della sua abitazione, ovvero: ottimizzazione, progettazione minuziosa ed ecosostenibilità.
Nelle tiny houses è importante avere sia luci funzionali che permettono di svolgere le attività quotidiane sia luci d’atmosfera che rendano l’ambiente gradevole. L’obiettivo in questi casi è quello di creare degli scenari versatili, ovvero, un’atmosfera rilassata e accogliente e un’atmosfera più funzionale che permetta di cucinare, lavorare o svolgere altre attività quotidiane; infine, un’atmosfera che sia un po’ una via di mezzo tra le due. Inoltre, è importante che ci sia luce anche all’interno degli arredi come negli armadi e nelle dispense.
Ci si può sbizzarrire a creare atmosfere e nuove dimensioni con luci e ombre. Si possono installare lampade decorative, seppur di dimensioni ridotte, faretti a incasso e le immancabili strisce led, che hanno tutte le caratteristiche che ci servono:
- sono ecosostenibili nei consumi
- non ingombrano
- sono estremamente versatili
- sono funzionali e decorative allo stesso tempo
Inoltre, possiamo giocare con le varie tonalità della luce, sia fredde che calde e utilizzare delle lampade con dimmer; il tutto collegato possibilmente ad un sistema di domotica, perché se parliamo di abitazioni del futuro, chiaramente dobbiamo fare in modo che la funzionalità e l’estetica della nostra casa, seppur piccola, sia sempre smart.